Il fenomeno dei furti di catalizzatori dilaga anche in Toscana, l'allarme nei giorni scorsi in tutta Italia per la recrudescenza dei raid segnalati nei parcheggi pubblici ma anche nei piazzali delle aziende.
In Toscana nel mirino dei ladri di catalizzatori è finita anche l'azienda del servizio ambientale con 40 automezzi colpiti nel Fiorentino e 20 nel Pistoiese.
A fare gola non sono le marmitte ma gli elementi presenti nell'impianto che tratta i gas di scarico. Si tratta di metalli rari, tra cui platino, palladio e rodio, il cui valore è 10 volte superiore all'oro. Significa centinaia di migliaia di euro per un chilogrammo di materiale. Il rodio è quotato oltre 500mila euro al chilogrammo.
Nel capoluogo toscano ad accendere l'attenzione sui furti sono stati i consiglieri comunali Alessandro Draghi e Jacopo Cellai "Nelle ultime settimane le segnalazioni si sono moltiplicate. Ad essere colpiti dai furti, effettuati con l'uso di un flessibile per staccare la componente da sotto auto, furgoni o camion, sono sia privati, l'ultimo proprio questa mattina, un ortolano di Legnaia, ma c'è anche una tassista di Firenze Nova, sia aziende, tra le quali Alia, con 40 mezzi colpiti nell'area fiorentina e 20 nel pistoiese".