Monitor Consiglio

Selvicoltura, nuove regole in Toscana

"Occorre un confronto serrato nell’interesse dell’ambiente, della prevenzione dei rischi idrogeologici e dell’economia del settore"

Vincenzo Ceccarelli

Il processo di revisione delle misure di conservazione per i siti Natura 2000, attualmente in corso presso la giunta regionale, sarà all’attenzione del Consiglio grazie a una mozione presentata dal gruppo Pd, primi firmatari il capogruppo Vincenzo Ceccarelli e i consiglieri Federica Fratoni e Marco Martini.

"In questi giorni – spiegano Fratoni e Martini – registriamo le prese di posizione di diversi soggetti, dall’Anci Toscana alle categorie agroforestali, dalla Legacoop a Legambiente, che pongono con forza il problema dell’impatto che la nuova regolamentazione potrebbe avere sulla gestione forestale e sulla vitalità socio-economica dei territori montani. Sono preoccupazioni che, pur nel delicato equilibrio che la Regione dovrà mantenere in presenza di una procedura d’infrazione UE, ci sentiamo di condividere perché riguardano aspetti importanti che sono già stati al centro della nostra iniziativa in Consiglio regionale più volte".

"Senza voler entrare nel merito di un regolamento che ancora non è arrivato ufficialmente nelle competenti commissioni per il previsto parere, vogliamo sottolineare che l'avvio di un processo partecipativo che coinvolga attivamente tutti i portatori d'interesse nella definizione delle misure di conservazione è stato già intrapreso dalla giunta, che ora intende rafforzare tale percorso. Inoltre, riteniamo che in particolare, dopo i ripetuti eventi alluvionali e franosi che hanno coinvolto la Toscana negli ultimi anni, sia necessario ribadire che l’abbandono o una severa riduzione delle pratiche di selvicoltura tradizionali non porta benefici all’ambiente ma, in molti casi, proprio l’esatto contrario. In special modo per quel che riguarda il rischio idrogeologico".

"Torniamo ad occuparci di una questione che abbiamo molto a cuore – aggiunge il capogruppo Vincenzo Ceccarelli – Diversi sono stati gli atti presentati dal nostro gruppo, tra cui una pdl al Parlamento, proprio per ribadire l’importanza della manutenzione e della coltivazione del bosco, non solo in termini di storica attività economica ma proprio per il valore aggiunto che essa restituisce in termini di cura del patrimonio forestale e quindi come prevenzione dei danni a valle. Credo che, anche nel caso di questa nuova regolamentazione, la Regione debba fare il massimo sforzo per garantire la tutela dell'ambiente e del paesaggio, ricercando un quadro di equilibrio tra le richieste di Bruxelles e le istanze dei sindaci, delle categorie e delle associazioni toscane".