I Comuni avranno a disposizione 930mila euro in arrivo dalle aziende sanitarie. Secondo il protocollo siglato stamani Anci, associazione nazionale comuni italiani e Aic, assocazione italiana celiachia, collaboreranno attivamente con le aziende sanitarie per realizzare progetti volti a facilitare l'inserimento nella vita scolastica di bambini e ragazzi celiaci, favorendo anche la partecipazione dei Comuni, in quanto responsabili del servizio di ristorazione scolastica.
I soldi serviranno per fare un censimento del servizio nelle 1951 mense scolastiche della regione ed evidenziare le criticità. Verranno attivati interventi specifici per realizzare la separazione spaziale di locali/zone e attrezzature/strumenti, rinnovare o acquisire attrezzature e strumenti ad uso esclusivo (utensili, macchine per il pane, ecc.), acquistare contenitori ad uso esclusivo e correttamente etichettati e contenitori monoporzione, migliorare la corrispondenza del menu offerto ai celiaci al menu comune (integrazione del menu), implementare l'utilizzo di alimenti naturalmente privi di glutine e migliorare le caratteristiche organolettiche del pasto per i soggetti celiaci.
I celiaci certificati in Toscana sono circa 14mila, dato ricavato da coloro che usufruiscono dei buoni messi a disposizione dalla Regione per l'acquisto di cibi senza glutine. Il dato generale parla di un'incidenza dell'un per cento della popolazione, il che vuol dire che in Toscana i celiaci dovrebbero essere almeno 37mila a fronte di una popolazione di tre milioni e 700mila abitanti.