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Il cervello così non si era mai visto

Nuove tecniche ottiche consentono una mappatura con risoluzione oltre 10.000 volte superiore a quella di una risonanza magnetica. Il progetto toscano

La mappatura del cervello, prima in così alta risoluzione

Il cervello così non si era mai visto, mappato con risoluzione oltre 10.000 volte superiore a quella di una risonanza magnetica grazie a nuove tecniche ottiche: è il progetto scientifico Human Brain Optical Mapping promosso da ricercatori del Laboratorio europeo di spettroscopie non lineari (Lens), Università di Firenze e azienda ospedaliero-universitaria Meyer con il sostegno di Fondazione Cr Firenze presentato oggi 22 Marzo in occasione di un seminario all’Auditorium dell’Innovation Center di Fondazione CR Firenze.

Il sistema consente di esplorare l'interno del cervello e il suo funzionamento fino al livello del singolo neurone. Per la prima volta i ricercatori hanno sviluppato avanzatissimi microscopi con la possibilità di visualizzare e mappare un intero cervello umano con simile risoluzione. 

Nello stesso tempo sono state sviluppate metodologie biochimiche che hanno permesso di rendere i tessuti biologici trasparenti alla luce e 'marcarli' con molecole fluorescenti specifiche: in questo modo si sono ottenute ricostruzioni tridimensionali di elevatissima risoluzione di circuiti neuronali in alcune aree come l’ippocampo, la corteccia motoria e l’area di Broca deputata al controllo del linguaggio.

Il progetto apre la possibilità di sviluppo per nuovi orizzonti di studio e di cura. Un filone di ricerche condotte presso il Meyer ha consentito di individuare nuove categorie di malattie del sistema nervoso del bambino che determinano un’alterazione dello sviluppo cerebrale umano prenatale e postnatale. 

Un altro studio, collegato al progetto, ha messo in evidenza le conseguenze delle alterazioni dell’equilibrio che regola il passaggio di sodio e potassio fra i compartimenti interni ed esterni dei neuroni cerebrali: oltre a causare importanti disturbi, arrivano a compromettere lo sviluppo del cervello fetale.

Su modelli animali, spiega ancora la nota di presentazione del progetto, la ricerca ha dato risultati ancora più interessanti: il microscopio permette, infatti, di monitorare e anche 'manipolare' in tempo reale l’attività neuronale in tutto l’encefalo di larve di pesce zebra