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Cig, 700 addetti degli appalti FS nel limbo

Allarme della Fit-Cisl per i lavoratori a casa da tre mesi per l'emergenza Covid. ''Non è arrivato neanche un euro. Rischio di blocco dei treni''

Situazione drammatica per 700 lavoratori degli appalti ferroviari a casa da tre mesi a causa dell'emergenza Covid e in attesa di ricevere i soldi della cassa integrazione che però, denuncia la Fit-Cisl Toscana, non arrivano. 

“La quasi totalità dei lavoratori delle ditte che lavorano negli appalti ferroviari, 700 in Toscana, sono a casa da tre mesi, ma non hanno ancora ricevuto un euro di cassa integrazione, per i ritardi dell’Inps nell’erogazione e per l’impossibilità delle aziende (con l’unica eccezione positiva della Elior, che lo ha fatto) ad anticipare le somme. Una situazione esplosiva, che può portare al blocco dei treni su scala nazionale e regionale.” A denunciare il fatto è il segretario generale della Fit-Cisl Toscana, Stefano Boni. 

“L’emergenza Covid – dice Boni – ha colpito di più i più deboli e come in questo caso ha peggiorato una situazione da anni critica, in primo luogo per responsabilità del committente, il gruppo FSI, che continua a fare lo spezzatino dei lavori, affidati a un’infinita serie di appalti e appaltini, di breve durata e con continui ribassi.”