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Clima, la Toscana chiama a raccolta gli scienziati

Prima riunione del comitato Toscana Carbon Neutral 2050 per centrare l'obiettivo dell'azzeramento delle emissioni inquinanti nell'aria

La Toscana vuole fare la sua parte nella lotta ai cambiamenti climatici, per questo si è svolta a Firenze la prima riunione del comitato scientifico per la strategia Toscana Carbon neutral 2050 di cui fanno parte tra gli altri, oltre al presidente della Regione Enrico Rossi, il neurobiologo Stefano Mancuso, il climatologo Roberto Buizza, l'economista Marco Frey, l'ex ministro dell'ambiente Edo Ronchi e i docenti Romano Giglioli e Alessandro Sbrana. Obiettivo, affiancare la Regione per tagliare il traguardo dell'azzeramento delle emissioni inquinanti. C'è anzitutto il lavoro che la Toscana ha già iniziato da tempo.

"Abbiamo già fatto molto e vogliamo chiudere la legislatura consegnando un documento che abbia un supporto scientifico che si dia l'obiettivo di una Toscana Carbon Neutral. Sarà pronto entro la fine dell'anno e sarà molto preciso - ha detto Rossi - Noi pensiamo di introdurre una condizionalità per erogare nuovi contributi europei che sia legata alla riduzione delle emissioni che alterano il clima e per fare tutto questo vogliamo avvalerci del contributo di tecnici che diano il loro contributo fattivo". 

Primo passo concordato dal comitato Toscana Carbon neutral, la raccolta dei dati sulle emissioni, sia nel campo dell'industria, che del trasporto e dell'agricoltura. Una volta ottenuta una stima precisa, si devono porre degli obiettivi: "Dobbiamo sapere esattamente cosa si emette oggi - ha detto Roberto Buizza, fisico alla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e membro del comitato - una volta fatto questo dobbiamo porci obiettivi come un target annuale sulla base del quale si cercherà di ridurre l'emissione di gas climalteranti in una certa quantità all'anno per poter arrivare all'obiettivo fissato di Toscana Carbon Neutral".