Cronaca

Consigliere regionale a giudizio per diffamazione

Il capogruppo FdI Donzelli era stato querelato dal padre del ministro Luca Lotti per alcune frasi su un mutuo concesso alla famiglia di Tiziano Renzi

Giovanni Donzelli

E' stata fissata per il prossimo 14 maggio la prima udienza del processo a carico di Giovanni Donzelli, consigliere regionale di Fratelli d'Italia, rinviato a giudizio per diffamazione a seguito di una querela presentata da Marco Lotti, padre del ministro dello sport Luca.

Al centro del procedimento ci sono alcuni documenti presentati ai mezzi di informazione da Donzelli e inerenti un mutuo da 697mila euro erogato dalla Banca di Credito Cooperativo di Pontassieve a un'azienda che allora faceva capo alla famiglia di Tiziano Renzi, padre del segretario del Pd Matteo. Sul quel mutuo Marco Lotti, in veste di responsabile aziende della Bcc, aveva dato parere positivo. 

Donzelli, parlando con i giornalisti nel settembre 2015, collegò l'erogazione del mutuo al fatto che Matteo Renzi, ai tempi in cui era sindaco di Firenze, aveva assunto Luca Lotti a Palazzo Vecchio. Sulla questione il consigliere regionale di Fratelli d'Italia presentò anche un'interrogazione in Consiglio sottolineando che il mutuo era stato garantito da Fidi Toscana, la finanziaria regionale che in seguito revocò la misura di sostegno (vedi qui sotto gli articoli collegati).

Durante l'udienza preliminare di oggi Marco Lotti si è costituito parte civile e non ha voluto rilasciare commenti. I difensori di Donzelli hanno invece ribadito che il loro cliente ha agito "nell'esercizio delle funzioni di consigliere regionale", ipotizzando un ricorso "in altra sede". 

Dal canto suo Donzelli, in un video pubblicato su Facebook, ha ricostruito la vicenda dichiarando che "il processo sarà la migliore occasione per raccontare con ancora più forza questa vicenda e per andare fino in fondo, perchè a dover rispondere di questi soldi pubblici spesi in questo modo deve essere qualcun altro e non il sottoscritto".