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Coronavirus, la Cina annulla le fiere del vino

Archiviata la paura dei dazi statunitensi, i vini toscani fanno i conti con lo stop alle principali occasioni di visibilità sul suolo cinese

Le misure adottate in Cina per tamponare il coronavirus hanno costretto anche ad annullare alcuni dei più attesi appuntamenti per le aziende vitivinicole, cioè le fiere del vino che erano in programma nel Paese che costituisce una destinazione importante dell'export toscano. Ad annunciare lo stop ad alcuni di questi eventi è stato il presidente del Consorzio Chianti Giovanni Busi in occasione di 'Chianti Lovers' a Firenze. "La fiera del vino di Chengdu è già stata annullata", ha detto Busi che poi ha ricordato anche che "ieri è arrivata la notizia che anche il Vinexpo di Hong Kong, che si sarebbe dovuto tenere a maggio, è saltato". Ancora in programma, fino a nuova comunicazione, Interwine a Canton. 

Se il coronavirus incute timori nelle aziende vitivinicole toscane che esportano in Cina, dall'altra parte dell'oceano una boccata d'ossigeno l'ha data in compenso nei giorni scorsi la decisione dell'amministrazione statunitense di non imporre rincari dei dazi sui vini oltre che sui formaggi. Anche gli Stati Uniti, infatti, sono uno dei principali Paesi importatori di vini prodotti in Toscana.