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Covid, caccia agli spazi per il rientro in classe

Scuole toscane alle prese con la riorganizzazione di arredi e aule: già in regola solo i plessi in provincia di Livorno e Massa. Problemi nel pratese

C'è fermento nelle scuole toscane alle prese con il rebus della riorganizzazione degli spazi per garantire il rientro in classe in condizioni di sicurezza a settembre. La regola del metro di distanza "da bocca a bocca" degli alunni stabilita dalle linee guida anti-Covid del governo sembra essere un compromesso tutto sommato accettabile rispetto al metro e 80 inizialmente preventivato: secondo quanto riportato dal quotidiano "La Nazione", infatti, nella maggior parte delle scuole con alcuni aggiustamenti gli spazi dovrebbero essere sufficienti. 

La situazione migliore a livello provinciale, secondo quanto riportato dal quotidiano, è a Livorno e a Massa dove in tutti i Comuni ci sono spazi sufficienti, seguite dalla provincia di Grosseto dove c'è un solo Comune con problemi di aule. Ad avere i maggiori problemi sono le scuole della provincia di Prato dove gli spazi non bastano in 3 Comuni su 7 equivalenti a oltre il 42 per cento degli istituti. Seguono Arezzo (11 Comuni su 36), Lucca (10 su 33), Firenze (9 su 41), Pisa 83 su 37), Pistoia (2 su 20), Pisa (3 su 37) e Siena (2 su 35).

Il principale nodo da sciogliere, tuttavia, resta il fabbisogno di insegnanti. Lo ha detto già nei giorni scorsi l'assessore regionale all'istruzione e alla formazione Cristina Grieco (vedi articolo correlato) sottolineando che se con un po' di lavoro e di aggiustamenti gli spazi per il rientro in classe si possono trovare, a mancare sono i docenti necessari a gestire i ragazzi suddivisi in più aule negli istituti.

E poi ci sono mense e trasporto scolastico: su questi aspetti ancora si attendono indicazioni precise dal governo e con il suono della prima campanella sempre più vicino, entrambe le questioni sono sempre più pressanti.