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Il desolante autunno degli hotel a prezzi stracciati

Firenze sul podio delle città italiane con l'abbattimento dei prezzi più pesante delle camere per colpa del Covid. Ad Agosto era dodicesima

Camere d'albergo a prezzi stracciati ma vuote negli hotel. Quelle che a marzo, agli esordi dell'epidemia di Covid gli albergatori anche in Toscana avevano descritto come nubi nere al'orizzonte sono diventate una tempesta dalla quale l'assenza di turisti e congressi, soprattutto nelle città d'arte, non è dato di mettersi al riparo. 

L'ultima rilevazione dell'Unione Nazionale Consumatori sui dati Istat dell'inflazione di settembre, mostra che a Firenze la riduzione dei prezzi di alloggio causata dall'emergenza sanitaria è stata del 19,6% dal 7,5% di Agosto: il capoluogo toscano, dalla dodicesima posizione di due mesi fa, sale quindi sul podio delle città italiane con l'abbattimento maggiore dei prezzi dopo Milano (-20,2%) e Venezia (-17,7%). 

Colpa, si spiega, dell'assenza conclamata dei turisti sì, ma anche dei convegni, degli eventi fieristici e dei congressi che di solito si svolgevano dopo l'estate.

Non va meglio nelle altre città italiane: a Verona il crollo è del 14,5%, a Bologna del 13,8%, a Roma del 13,1%.