Mani lavate in media 12 volte al giorno, ripassate col disinfettante altre 5: queste sono due delle abitudini sviluppate dagli italiani durante il periodo di confinamento per l'emergenza coronavirus. Ad affermarlo è un'indagine dell'Istat condotta da 5 al 21 Aprile, nel pieno del confinamento.
Fra le curiosità, il clima familiare generato dall'isolamento: ben tre cittadini su 4 hanno usato aggettivi positivi come buono, sereno, tranquillo, ottimo, amorevole per descrivere il clima familiare vissuto durante il lockdown.
Il 91,2 per cento dei cittadini ha considerato utili le istruzioni per contrastare la diffusione della pandemia e ha recepito come chiare le indicazioni sui comportamenti corretti per evitare il contagio.
Nove cittadini su dieci ha fatto uso di mascherine, un utilizzo trasversale particolarmente diffuso fra le persone fra 45 e 54 anni. Per quanto riguarda dove sono stati reperiti i dispositivi, la metà li ha acquistati in farmacia o in un negozio di articoli sanitari. Il 22% ha invece riferito che sono stati amici e parenti a procurarle, il 17% le ha comprate in altri negozi, il 12,4 se le è fatte in casa, il 65 le ha acquistate sul web. In generale, nelle zone rosse si è fatto meno uso di mascherine fatte a mano rispetto alle zone in cui la pandemia ha colpito meno.
Il 92,4% degli intervistati ha affermato di rispettare la distanza di sicurezza quando esce di casa e di aver fatto e ricevuto pochissime visite.
Durante la fase 1 quasi il 90% dei cittadini ha dichiarato di essere convinto che l'emergenza sarebbe terminata ma l'80% ha previsto che sarebbe stato necessario parecchio tempo.
Il 72% dei cittadini ha anche affermato di non essere uscito durante le lunghe giornate della Fase 1.
Elevata la fiducia verso il personale medico e paramedico (il voto medio da zero a 10 è 9) e verso la Protezione civile (8,7).