Attualità

Covid, il profondo nero dei negozi di moda

L'allarme per il crollo dei fatturati arriva da Federmoda-Confcommercio: “Quest’anno entrate dimezzate. Servono provvedimenti urgenti"

Il futuro dei negozi di moda e di abbigliamento è in serio pericolo dopo la chiusura dovuta dall'allarme coronavirus. Nel 2020 il calo del fatturato viene stimato con perdite del 50%. Per quanto riguarda la vendita di abiti da cerimonia la vendita è azzerata dal momento che tutte le cerimonie sono state annullate e rimandate all’autunno. A lanciare l'allarme è Federmoda-Confcommercio Toscana.

Le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio indicano che il solo settore dell’abbigliamento perderà 6,6 miliardi di euro, in caso di riapertura delle attività a giugno. Un settore quella della moda chiave dell’economia e del Made in Italy, fatto di 114.813 punti vendita attivi al 31 dicembre 2019, che dà occupazione a 313.074 addetti in tutto il Paese.

Il settore della moda è già reduce da un inverno mite che ha inciso negativamente sugli incassi per quanto riguarda l'abbigliamento invernale, adesso con la serrata dovuta all'emergenza Covid-19 i negozi sono pieni di capi primaverili.

La richiesta di Federmoda al Governo e alla regione Toscana è quella di provvedimenti specifici a sostegno perché molti negozi non sopravviveranno.

“Le misure di sostegno fissate dal Decreto Cura Italia sono state un punto di partenza – sottolinea la presidente di Federmoda Toscana Federica Grassini -, ma rivendichiamo attenzione al nostro settore perché serve di più, molto di più; a partire da una moratoria fiscale più ampia e soprattutto dalla urgente immissione di liquidità alle imprese per venire incontro alle esigenze più immediate.