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Il Covid non bastava, a Giugno flagello tempeste

Sette allerte meteo in quindici giorni in Toscana. Colture spazzate via e scure sul turismo che prova a ripartire. Nubifragi aumentati del 104%

Sette allerte meteo, due delle quali in codice arancio, dall'inizio del mese in Toscana. E se lo sguardo si allarga all'Italia, sono stati 88 gli eventi estremi tra nubifragi, grandinate e bufere di vento, con un aumento del 104 per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Con conseguenze che, secondo Coldiretti, si sedimentano sopra a quelle già gravi arrecate dall'emergenza Covid e dai mesi di chiusura per il contenimento dell'epidemia. 

Solo nella serata di ieri, in Toscana si sono registrati decine di interventi dei vigili del fuoco per i danni causati dalla violenta ondata di maltempo che ha investito in particolare l'area di Firenze, Prato, la Valdera e il pisano con alberi crollati e strade e campi allagate.

Una prima rassegna delle colture messe in ginocchio dal maltempo segna il crollo dei raccolti nazionali, dalle pesche alle nettarine (-28 per cento) fino alle albicocche (-58 per cento), fino alle ciliegie. In Toscana, il violento nubifragio del 4 e 5 giugno che ha investito in particolare Garfagnana, Valle del Serchio e Montagna pistoiese, ha praticamente azzerato alcuni raccolti come il fieno e la patata d'altura del Melo, all'Abetone. 

E se da un lato c'è l'agricoltura, dall'altro c'è il turismo che arranca per ripartire. Sempre secondo Coldiretti il maltempo ha dimezzato le partenze di giugno, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (-54 per cento). Nubifragi, allagamenti, frane e grandine – sottolinea la Coldiretti -hanno provocato molti danni nelle città e nelle campagne dove si contano perdite per milioni di euro.