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"Crack Mercatone Uno, subito cassa integrazione"

Lo ha detto in un post il vicepremier Di Maio annunciando anche l'estensione del fondo per i mancati pagamenti ai fornitori. Due i negozi in Toscana

Il vicepremier Luigi Di Maio

Il fallimento di Mercatone Uno e la storia dei 1.800 dipendenti che dall'oggi al domani hanno trovato le serrande abbassate nei 55 punti vendita italiani, compresi i due toscani di Calenzano e Navacchio (vedi articoli correlati), è finita subito sul tavolo del vicepremier e ministro del lavoro Luigi Di Maio. Una storia che, in un post su Facebook, Di Maio ha definito "scandalosa" e per la quale ha annunciato misure da adottare il prima possibile. 

Da una parte ci sono i lavoratori. "Per loro - ha detto Di Maio - sbloccherò subito la cassa integrazione, non appena il Tribunale autorizzerà la procedura di amministrazione straordinaria. È chiaro che la cassa integrazione non dura in eterno e che è necessario trovare un investitore per Mercatone Uno che possa avviare la cosiddetta reindustrializzazione". 

Dall'altra ci sono i fornitori, per i quali il ministro ha annunciato "il Fondo per le vittime di mancati pagamenti, da 30 milioni di euro" che "verrà esteso anche ai fornitori, nel caso in cui l'azienda venisse imputata di bancarotta fraudolenta. Questo lo faremo già la settimana prossima, grazie a un emendamento che presentiamo al decreto legge Crescita".

La procura di Milano, infatti, ha aperto un'inchiesta per bancarotta fraudolenta sul fallimento di Shernon Holding, la società che nel 2018 aveva rilevato i 55 negozi del marchio Mercatone Uno. Il fascicolo aperto è a carico di ignoti.