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Crisi dei cereali, la Regione reclama un fondo

Il settore in Toscana conta 17mila aziende e 160mila ettari coltivati. Il presidente Rossi chiede un intervento di governo e Ue

Un intervento del governo e dell'Ue a tutela della filiera dei cereali, anche attraverso la costituzione di un fondo da cui attingere nei periodi di crisi come quella attraversata in questo 2016 che ha visto un drammatico crollo del prezzo del grano. E' l'appello fatto dal governatore Enrico Rossi a margine del convegno organizzato da Regione e Accademia dei Georgofili che si è tenuto a Palazzo Strozzi Sacrati per approfondire le problematiche del settore cerealicolo che in Toscana conta 17mila aziende e oltre 160mila ettari di superficie coltivata.

L'ottenimento della Dop per il pane toscano, ha aggiunto Rossi, è un "risultato di rilevanza straordinaria. Adesso dobbiamo essere capaci di costruire una filiera che dai campi arrivi fino ai mercati e alla tavola, passando attraverso i panificatori ma anche le mense pubbliche, la grande distribuzione, le botteghe. Il commissario europeo all'agricoltura, Phil Hogan, sarà in Toscana i prossimi 5 e 6 aprile. In quell'occasione organizzeremo una conferenza regionale sull'agricoltura perché in Europa devono capire che non esiste soltanto un'agricoltura estensiva ma anche un'agricoltura come la nostra, praticata sulle colline o su terreni anche più impervi e marginali, fondamentale per tutti, non soltanto per chi ci lavora ma anche per la comunità che gravita intorno".

L'assessore Marco Remaschi ha poi proposto di attivare un percorso che metta insieme chi fa produzione primaria, chi trasforma, chi commercializza e chi promuove, valorizzando il brand Toscana: "Dobbiamo passare da una coltura del cereale a una cultura della filiera e far ragionare, anche a chi fa produzione primaria, in un'ottica più evoluta, guardare cosa chiede il mercato, quale sono le opportunità. Diventa importante lavorare sull'aspetto del consumo consapevole".