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Crocifisso a scuola, stop alle polemiche

Il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini dal forum di Firenze ha lanciato un monito ai sindaci: "Non spetta a loro decidere su certi temi"

A scatenare le polemiche era stato l'appello del primo cittadino di Castiglion Fiorentino, Mario Agnelli, che aveva invitato tutto le scuole ad appendere un crocifisso nelle aule. Appello che aveva fatto il paio con quello di Massimo Mallegni, primo cittadino di Pietrasanta, che aveva imposto agli asili comunali di allestire alberi di Natale e presepi.

A mettere un punto definitivo su queste vicende è stato il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, arrivata a Firenze per partecipare al meeting a Palazzo Vecchio sul sistema duale, ovvero l'alternanza scuola lavoro.

"La scuola non deve essere mai un luogo di ingenuità o di qualche vanità - ha detto il ministro -. Quindi, dobbiamo tenerla fuori dalle polemiche, dalle discussioni. Quello che conta è che la scuola sia il luogo, dove si valorizzano i valori di una comunità: sicuramente il Natale al di là che si sia credenti o non lo si sia, è un valore, è un momento di identità forte condiviso da tutto il mondo occidentale, ormai non solo. E, quindi, ciascuna scuola ha l'autonomia di interpretare questo come altri valori con gli strumenti di iniziativa che ritiene".

"Il crocifisso - ha aggiunto - è anch'esso un simbolo di identità religiosa, storicamente le scuole italiane, non tutte, avevano e hanno anche questo simbolo. Non credo che spetti al sindaco dare un'indicazione di questo genere, in ogni caso. Né su questo, né su altri temi".

Una stoccata però Giannini l'ha riservata a chi al contrario vorrebbe cancellare i simboli del Natale per non offendere le confessioni diverse da quella cattolica.

"I presepi? Perché dovrebbero essere vietati - si è domandata in maniera retorica Giannini -? Siamo in uno Stato plurale, in una scuola plurale che accoglie e manifesta tutti i valori, di cui il presepe è simbolo non da oggi".