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Dagli occhi di don Milani

A 50 anni dalla scomparsa, la Regione sostiene gli eventi dei Comuni di Calenzano, Montespertoli e Vicchio in ricordo del prete di Barbiana

Cinquant'anni fa moriva don Lorenzo Milani, il prete di Barbiana, il parroco senza chiese che si dedicava agli ultimi. Per il prossimo giugno la Regione Toscana gli renderà omaggio insieme ai Comuni in cui Milani svolse il suo mandato pastorale, Calenzano, Montespertoli e Vicchio.

Le iniziative sono state presentate a Firenze dalla vicepresidente della Regione Monica Barni e dai sindaci Alessio Biagioli, Giulio Mangani e Roberto Izzo.

"L'eredità culturale, pedagogica e teologica di Milani - ha commentato Barni - non è svanita. Il suo insegnamento, che già aveva varcato i confini delle parrocchie in cui svolse il suo magistero, oggi più che mai attuale ed anzi deve rappresentare un punto di riferimento per lo sviluppo di un sistema educativo attento ai più deboli e capace di rendere tutti in grado di essere membri attivi della società, come ha di recente sottolineato Papa Francesco".

Oltre a spettacoli, conferenze e teatro, il culmine dell'omaggio al sacerdote sarà la visita di Papa Francesco il 20 giugno a Barbiana alla tomba di don Milani.

A sostegno del calendario di iniziative legate al 50esimo anniversario della scomparsa, la Regione ha stanziato 5mila euro per ogni comune e 30mila per lo spettacolo di Elsinor dedicato al sacerdote.