Attualità

Difesa civica, quasi duemila istanze nell'anno del Covid

Presentato il resoconto delle pratiche trattate nel 2020. In crescita le richieste di intervento sui ritardi dei tamponi e la fine della quarantena

Il difensore civico della Toscana Sandro Vannini

Nell'anno dell'epidemia di coronavirus l’attività del difensore civico della Toscana è aumentata con 1.940 pratiche presentate nel 2020 contro le 1.827 del 2019 ma con una riduzione dei tempi di attesa. I settori di intervento hanno riguardato anche la sanità, con 152 istanze presentate, tra i problemi dell'effettuazione dei tamponi Covid, i tempi di attesa e prenotazioni, i mancati certificati di fine quarantena.

Ma nell'era della pandemia altri settori di intervento hanno riguardato le tariffe e contenziosi sulla luce e l'energia, il tema difficile della telefonia con il digital divide e assenza di copertura in alcune zone della Toscana che ha pesato sulla didattica a distanza e smart working.

Tra le istanze presentate nel 2020, 53 riguardano il settore ambiente (55 nel 2019), 277 l’assetto istituzionale (314 nel 2019), 13 l’immigrazione (19 nel 2019), 29 le attività produttive (16), 37 l’istruzione (28), 93 il lavoro (78), 211 l’ordine finanziario (240), 57 le politiche sociali (43), 213 la sanità (176), 267 i servizi pubblici (234), 196 il territorio (211), 220 le conciliazioni per il servizio idrico (322), 6 per le altre attività (3), 181 quella ancora in via di definizione e 87 quelle del Tribunale dei minori (88).

Riguardo ai settori di intervento e alle casistiche, per la sanità si parla di accesso alle prestazioni dopo la ripartenza post lockdown (riabilitazione, percorsi oncologici, mancata riprogrammazione di esami); percorsi per le categorie protette; assistenza psichiatrica; modalità di svolgimento tamponi Covid, tempi di attesa e gestione delle prenotazioni; funzionamento dei reparti di terapia intensiva. Per il sociale e i servizi socio assistenziali, le pratiche riguardano i servizi di assistenza agli anziani, l’accesso alle RSA, la somministrazione e carenza dei vaccini antinfluenzali, i contributi agli affitti e i bandi per le case popolari.

Per luce, acqua e gas le pratiche si concentrano su funzionamento dei servizi pubblici e problemi di tariffazione e distacchi per morosità, mentre per i servizi idrici la mancata esecuzione dei lavori di manutenzione programmati, perdite occulte ad attività economiche o a seconde case di utenti che non avevano potuto ispezionare le proprie abitazioni o le proprie attività economiche durante il lockdown

Per il settore telefonia si parla del funzionamento della rete, problemi di digital divide, assenza di copertura in alcune zone della Toscana (Cortona, Amiata, Maremma, Lunigiana, Isola d'Elba). 

Riguardo agli uffici pubblici, le istanze si concentrano sull’accesso e rilascio degli atti pubblici ai cittadini, sulla privacy e sulla trasparenza, e sugli orari. 

Per i servizi postali si segnalano problemi di orari e accessibilità, mentre per il trasporto pubblico locale, il funzionamento dei servizi anche per quel che riguarda il trasporto pubblico scolastico.

Per ambiente e urbanistica si parla di conflittualità tra cittadini e pubbliche amministrazioni, tra cittadini ed enti locali, inquinamento idrico e ambientale, disservizi sulla raccolta dei rifiuti e corretta modalità per la raccolta dei rifiuti per malati da Covid.