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"E' guerra di potere non di religione"

Lo ha detto l'Alto rappresentante per gli esteri e difesa della Ue, Mogherini, intervenendo al gruppo Mediterraneo e Medio Oriente dell'assemblea Nato

Durante la seconda giornata dell'assemblea del gruppo Mediterraneo e Medio Oriente il rappresentate per l'Italia, Andrea Manciulli, ha sottolineato come sia importante cominciare a utilizzare la sigla Daesh il termine dispregiativo col quale il mondo musulmano contrasta quella che vorrebbe costituirsi come Isis, cioè Stato islamico di Siria e Iraq. "Bisogna usare questa definizione - ha sottolinato Manciulli - perché è importante incoraggiare il mondo islamico che vuole combattere con noi questa minaccia".

Poi un lungo intervento in videoconferenza di Federica Mogherini al vertice Nato in corso a Palzzo Vecchio a Firenze. I temi trattati sono quelli del Califfato e Daesh, o Isis.

"Daesh - ha detto Mogherini - sta giocando sporco: è una guerra di vecchio stampo e dobbiamo smantellare questa narrativa. Non è una guerra di religioni, ma una sporca guerra di potere, non c'è nulla di religioso ma il tentativo si strumentalizzare la religione". 

"In questa situazione è difficile valutare chi finanzia il terrorismo e chi no, ma mai dire mai". Così Mogherini ha risposto a chi le chiedeva, in videoconferenza, se pensa che l'Unione Europea possa mettere in atto sanzioni nei confronti di chi finanzia l'Isis.

Per Federica Mogherini, parlando di Siria, bisogna "Individuare esattamente chi è un avversario per tutti e chi non lo è. Individuare i bersagli è fondamentale per avere successo". "L'Ue non è coinvolta direttamente nella dimensione militare - ha ricordato - ma fa parte della coalizione globale contro Daesh".