Cronaca

Firenze e movida, Nardella: "No al coprifuoco"

In occasione del 160° anniversario della polizia municipale il sindaco attacca: "Firenze non è il Bronx, questa immagine è falsa e denigra la città"

Non ci sta a far passare la sua città come la capitale del degrado. E non vuole che all'esterno passi l'immagine di una situazione totalmente fuori controllo. 

Sul tema della movida, il sindaco di Firenze Dario Nardella torna all'attacco. E in occasione delle celebrazioni in Palazzo Vecchio per il 160° anniversario della Polizia Municipale sottolinea con forza che il Comune si sta muovendo e che non esiste un 'caso Firenze'.

"I vigili fiorentini hanno dimostrato di prendere con serietà l'indirizzo di maggiore presenza e impegno contro l'abusivismo commerciale, l'abuso di alcool e il controllo del territorio per gestire la movida - ha spiegato - Sappiamo bene che questi problemi sono presenti soprattutto nel centro ma ci sono tante città d'Europa che sofffrono situazioni analoghe. L'importante è dimostrare che ci impegnamo al massimo per combatterle".

Ragion per cui, ha spiegato ancora Nardella, non c'è bisogno di "arrivare al coprifuoco" e "serve dare il giusto peso ai problemi veri". In ogni caso, ha aggiunto, le sanzioni per chi sporca o urina sono state aumentate e a breve potrebbero arrivare più telecamere specie nelle zone a maggior rischio degrado.

Una linea condivisa dal comandante della polizia municipale Marco Andrea Seniga, per il quale "la repressione è importante ma non deve essere l'unico mezzo attraverso cui operare" puntando, piuttosto, su un "patto tra gentiluomini che permetta a chi vuole di divertirsi nel rispetto della vita di tutti i cittadini".