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Effetto Covid-19, donazioni di sangue in calo

In Italia ogni giorno ci sono 1800 pazienti che hanno bisogno di terapie trasfusionali ma con la psicosi coronavirus le donazioni sono crollate

Sono calate le donazioni di sangue in tutta Italia, un'emergenza che nel momento psicosi coronavirus sta creando non pochi problemi, per questo il Centro Nazionale Sangue lancia un appello sottolineando che per chi è stato potenzialmente esposto al virus c'è una sospensione per 14 giorni, mentre l'invito a tutti gli altri è continuare a donare.

"Ogni giorno ci sono oltre 1.800 pazienti che hanno bisogno di terapie trasfusionali, ma le notizie sul SARS-CoV-2 - osserva il direttore generale del Cns, Giancarlo Maria Liumbruno - hanno spinto molte persone a restare a casa, tanto che già nei giorni scorsi alcune Regioni e Strutture Regionali di Coordinamento hanno rivolto un appello a donare il sangue".

L'appello lo ha lanciato anche il Gruppo Fratres di Pontedera: "In questo momento c'è fortissima carenza di sangue - hanno scritto dall'associazione -, in particolare i Gruppi O e A sia positivo che negativo, con il rischio che possano essere bloccati gli interventi, riserve solo per le urgenze. Andate a donare sangue o plasma, se volete prenotare telefonate in sede al 0587 54265 oppure chiamate il mio numero 3471756299".

Vista la situazione degli ultimi giorni, Il Centro Nazionale Sangue, per conto del Ministero, ha comunque emanato una circolare riguardante le misure da adottare in fase di selezione del donatore: ai donatori è richiesto di aspettare almeno 28 giorni prima di andare a donare se sono rientrati di recente da un viaggio nella Repubblica Popolare Cinese, o se sono transitati ed hanno sostato dal 1 febbraio 2020 nei Comuni dove siano state disposte misure urgenti di contenimento del contagio. 

“Ci atteniamo scrupolosamente al principio di massima precauzione – ha detto l'assessore regionale alla Salute Saccardi - ma è importante ribadire che il nostro sistema trasfusionale è sicuro e di qualità”.