Monitor Consiglio

Per il campo sportivo di Chiusi 400 milioni di euro

"Nonostante le difficoltà nel bilancio regionale sono state trovate le risorse per un impianto importante per la comunità"

Elena Rosignoli

Dal bilancio regionale 2024-2026 arrivano buone notizie per Chiusi. "Grazie all’intervento del presidente Giani - commenta Elena Rosignoli, consigliera regionale del Partito democratico - è stato assegnato un contributo di 400mila euro per la ristrutturazione del campo sportivo, un impianto molto importante per la comunità".

"Con il nostro bilancio siamo riusciti a mantenere la capacità di spesa e garantire gli interventi per la difesa del suolo e sul Tpl per 660 milioni circa. Inoltre da segnalare i fondi per 1,6 milioni di euro destinati alla provincia di Siena e non spesi per la SS2 Cassia, passata all’Anas, sugli interventi per la strada regionale 429 per la competenza che riguarda la provincia di Siena - prosegue Rosignoli - Per fortuna con i fondi del Pnrr, grazie a buona intuizione col ministro Speranza del Governo precedente, possiamo disporre di circa 50 milioni per le Scotte a Siena, con il cantiere del padiglione volano, dove sono partiti i lavori un mese fa. Facciamo questo mentre il Governo Meloni raddoppia l’Iva su prodotti per l’infanzia, pannolini, assorbenti e tamponi che, dopo solo un anno, tornerà dal 5 al 10%. Un chiaro attacco alle donne, ancora più grave perché arriva da una presidente".

Sull’aumento dell’Irpef, previsto dalla manovra regionale, Rosignoli spiega: "Dal Governo non arrivano 400 milioni dovuti alla Toscana. Per far quadrare il bilancio della sanità, è perciò necessaria la revisione dell’addizionale Irpef regionale, una tantum, da rivedere a dicembre dell'anno prossimo. Una manovra che non andrà a intaccare tutti i redditi inferiori ai 28milaeuro che rappresentano il 72,8% dei contribuenti toscani. L’introduzione di questa misura eviterà il piano di rientro che sarebbe una tragedia per la sanità toscana, perché comporterebbe l’innalzamento massimo di Irap e Irpef, il blocco delle assunzioni per il personale sanitario per un anno e mezzo, la cancellazione di tutti gli extra-lea, ovvero quelle attività, prestazioni e servizi che la Regione eroga in più ai livelli minimi nazionali, e il taglio a strutture sanitarie territoriali e servizi".