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Fanghi da depurazione, la Toscana corre ai ripari

In arrivo un'ordinanza del presidente della Regione per smaltire in discarica i fanghi dopo lo stop allo spargimento in agricoltura del Tar lombardo

Emergenza smaltimento fanghi da depurazione dopo che il Tar della Lombardia ha bloccato lo smaltimento in agricoltura. La Regione Toscana corre ai ripari e annuncia a breve un'ordinanza per trovare soluzioni alternative. "Stiamo lavorando, di concerto con Asl e ARPAT, alla predisposizione di un'ordinanza del presidente della Regione che consenta, in questa fase emergenziale, il conferimento in discarica dei "fanghi da depurazione" provenienti dal servizio idrico integrato, previo un opportuno trattamento come previsto dalla legge", ha detto l'assessore all'ambiente Federica Fratoni

"Abbiamo incontrato già la scorsa settimana i sei gestori del Servizio Idrico Integrato - ha detto Fratoni -Insieme abbiamo affrontato il problema e ipotizzato le possibili soluzioni nell'attesa che venga emanato il decreto ministeriale di aggiornamento del decreto legislativo n. 99 del 1992 per lo spandimento dei fanghi in agricoltura; testo che proprio ieri è stato licenziato anche dalla Conferenza Stato - Regioni".

"Il nostro auspicio è che, con la firma del decreto da parte del Governo, possa essere ripresa con nuove regole a tutela dell'ambiente la pratica dello spandimento dei fanghi in agricoltura, in Toscana come in altre regioni, in modo da poter rientrare in operazioni ordinarie e superare così l'emergenza".

Nel frattempo la Regione, sempre per voce dell'assessore Fratoni, ha chiesto ai gestori di pensare a un tipo di impianti "in grado di ridurre i quantitativi dei fanghi da smaltire, oggi quantificabili in circa 120 mila tonnellate annue. Un'impiantistica inserita nel sistema pubblico che permetta di chiudere il ciclo del Servizio Idrico Integrato in Toscana in modo efficiente e ambientalmente sostenibile".