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Tregua sugli scarti tessili, piano per smaltirli

La Regione ha trovato l'area in cui stoccare gli scarti di produzione delle ditte del distretto pratese. Da mesi gli imprenditori chiedono soluzioni

Qualcosa si muove sul fronte dell'emergenza dei rifiuti tessili stipati nei piazzali delle ditte del distretto tessile pratese in attesa di essere smaltiti come rifiuti speciali. Dopo un vertice in Regione è stato trovato un accordo sull'area in cui potrebbero essere stoccati in vista del loro smaltimento come rifiuti speciali. L'area si trova a Firenze ed è di proprietà di Alia Spa.

A confermare che è stata trovata un'intesa è governatore toscano Enrico Rossi che, a margine di un briefing nella sede della presidenza regionale a Firenze, ha detto: "C'è un accordo che abbiamo proposto, aspettiamo una risposta. Questa proposta l'avevo già fatta sei mesi fa. Noi una soluzione l'abbiamo individuata e ora aspettiamo una risposta dalle associazioni di categoria. E' una responsabilità che non spetterebbe alla Regione ma, così come è accaduto per il distretto di Santa Croce, vorremmo provare anche per il distretto del tessile a trovare una soluzione". 

L'accordo, nello specifico, prevede "la possibilità di costituire una piattaforma gestita dal soggetto pubblico cioè Alia Spa nella quale conferire i rifiuti" ha detto l'assessore regionale all'ambiente Federica Fratoni. C'è, ha poi aggiunto l'assessore Fratoni, "un contributo importante che la Regione sta dando sia sul piano della caratterizzazione del rifiuto sia per l'elaborazione delle linee guida per l'applicazione del regime del sottoprodotto". Spiegato in altri termini, questo "consentirà sempre di più alle aziende pratesi di praticare un'attività nota da secoli, cioè recuperare gli scarti di lavorazione e riavviarli a nuova generazione di tessuto".