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Emiliano: "Il Pd è il nostro partito"

Nel giorno della fine della kermesse renziana di torino, Michele Emiliano arriva nella Firenze di Renzi per inaugurare la sede del comitato elettorale

Il PD è il nostro Partito, questo l'hashtag pensato da Michele Emiliano, in corsa con Matteo Renzi e Andrea Orlando, alla segreteria del Pd, per lanciare la sua candidatura. E lo ha anche sottolineato oggi a Firenze per l'inaugurazione della sede del suo comitato elettorale verso le primarie del 30 aprile.

Ad attenderlo in molti, tra giornalisti e supporter, tra i quali anche il consigliere regionale Paolo Bambagioni,  referente del governatore pugliese in Toscana nella corsa per le primarie in cui sarà eletto il nuovo segretario dem. C'era anche Sveva Nardella, sorella del sindaco di Firenze, all'inaugurazione del comitato ''La Toscana per Michele Emiliano segretario del Pd'', che ha trovato sede in corso dei Tintori, a due passi da piazza della Signoria, e dove si è recato oggi pomeriggio il governatore della Puglia.

Anche Emiliano, come Renzi oggi nel discorso di chiusura al Lingotto, ha parlato di "Popolo come la parola da cui ricostruire il Partito Democratico". 

Poi è partito all'attacco: "Renzi ci ha provato al Lingotto a dare l'impressione di un cambiamento, ma quanto una storia finisce non la rimetti insieme con l'Attak, devi trovare un altro sistema, devi provare a scavare dentro di te e a ricostruire le ragioni di una passione e di un impegno. La politica non è un obbligo, è quasi una passione, un sentimento: se questo sentimento si esaurisce ricostruirlo non è un'operazione solo di marketing". 

"Essere qui a Firenze oggi - ha detto Emiliano ai giornalisti - significa soprattutto questo: avere reso questo congresso, grazie alla mia mozione, interessante. Provate a immaginare cosa sarebbe stato un congresso tra Renzi e il suo ministro della Giustizia: una noia infinita".

Nel lungo post su Facebook che invitava ad essere presenti all'inaugurazione della sua sede elettorale, Emiliano scrive: "In questi anni invece, il Partito Democratico ha perduto la connessione con la società, è diventato il partito dell’io, anziché del noi, ha perseguito la logica dell’uomo solo al comando, della rottura della concertazione e di quella vocazione all’intesa tanto cara ai costituenti". 

Il nuovo Partito Democratico che ha intenzione di ricostruire Emiliano è quello che avrà al centro un modello di partecipazione autentico, dove ogni tesserato sarà coinvolto nella scrittura dei programmi. Un Partito Democratico fatto di uomini e donne dal basso, non il partito dell'uomo solo al comando.

"Non si possono cumulare la carica di segretario con quella di candidato premier", ha detto Michele Emiliano.