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Renzi, Emiliano e Orlando, divisi su tutto o quasi

Nel confronto tv, i tre candidati alla leadership del Pd sono apparsi lontani e hanno marcato le differenze su temi come Alitalia e aborto

Un'ora è durato il serrato confronto tv su Sky tra Matteo Renzi, Michele Emiliano e Andrea Orlando, i tre candidati alla leadership del Pd apparsi lontani e, pur con fair play, hanno marcato le differenze su temi come la patrimoniale, Alitalia, gli 80 euro ma anche sui diritti, come quello all'aborto.

Il dibattito è stato scandito da un countdown da 1 minuto e 30 secondi al massimo per le risposte dei candidati, con tre possibilità di replica da 30 secondi ciascuna, domande incrociate tra i candidati e dai supporter degli avversari e appello finale. 

Ma fin dall'inizio i tre aspiranti leader si sono presentati divisi: sull'affluenza ai gazebo di domenica per Renzi "tutto ciò che è davanti 1 milione va bene", per Orlando "servono 2 milioni di votanti per un partito forte". Per Emiliano: "Abbiamo fatto un congresso con rito abbreviato, per me, che mi sono candidato per salvare il Pd ed evitare che ci fosse un confronto tra loro due, va bene qualunque cosa". 

Per Alitalia Renzi parla di "saga degli errori", esclude soldi pubblici e annuncia una proposta del Pd entro il 15 maggio. Orlando non vuole la liquidazione e Emiliano attacca: "Si sono trovati i soldi per non far fallire le banche, si troverà anche il modo di salvare Alitalia". 

Su un punto Emiliano e Orlando si sono trovati d'accordo, sulla patrimoniale. "In questo momento non è una soluzione", taglia corto l'ex premier. Mentre su temi come il biotestamento, no tasse alla Chiesa e no all'uscita dall'euro vede d'accordo i 3 sfidanti.