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Energia più cara dell'800%, agricoltori stremati

Il caro bolletta mette in difficoltà intere filiere gravando particolarmente sulla fase della conservazione del prodotto nei frigoriferi

Agricoltori toscani stremati dal caro energia che ha visto aumenti dell'800% fra l'Ottobre 2021 e il Giugno 2022: a lanciare l'allarme è Confagricoltura che traccia un quadro della situazione drammatico, coi costi che colpiscono intere filiere ma che gravano particolarmente sulla fase della conservazione dei raccolti nei frigoriferi industriali.

A snocciolare i dati delle fiammate dei costi in bolletta è il presidente del settore ortofrutticolo dell'associazione, Antonio Tonioni, che invoca interventi urgenti per il settore. L'appello alla politica alle prese con la campagna elettorale in vista delle elezioni del 25 Aprile è chiaro: "In questa condizione le aziende a fine Settembre non ci arrivano".

Per avere un'idea, il prezzo medio della componente energia pagato nel 2021 era 9 centesimi di euro per Kilowatt/ora. A Giugno era salito a 32-33 centesimi, poi c'è stata un'ulteriore impennata fino a 70 centesimi. "Parliamo di un rincaro dell'800%", quantifica Confagricoltura.

Dal punto di vista aziendale, si spiega, la fase critica è quella della conservazione del prodotto che, dopo la raccolta, deve essere mantenuto fra gli 0 gradi e il grado e mezzo in frigoriferi industriali altamente energivori. E qui si produce il grosso della stangata in bolletta con l'Iva che aumenta di conseguenza. Confagricoltura un'idea ce l'ha, ed è quella di "sganciare il prezzo dell'energia dalla quotazione del gas".