Enrico Rossi ha commentato su facebook la tragedia delle Marche, dove cinque adolescenti e una donna sono morti in una discoteca a Corinaldo, soffocati mentre fuggivano dopo che era stato spruzzato all'interno della sala spray al peperoncino.
Per Rossi "Colpisce la violazione della regole: i biglietti tre volte superiori ai
posti autorizzati, l’uscita di sicurezza che diventa una trappola e gli
effetti che può avere in certe situazioni l’uso di un ‘arma come lo spray urticante.
È giusto individuare i colpevoli di eventuali reati, ma è doveroso
chiederci anche dov’era lo Stato, se ha fatto fino in fondo il suo
dovere di autorizzatore e controllore e se le sue regole sono adeguate".
Inoltre il presidente, mettendo in relazione quest'ultima tragedia con quanto avvenne a Torino "Il filo che unisce queste tragedie è lo spray urticante al peperoncino.
Dal 2011, con decreto del Ministero dell'Interno ne è stato
liberalizzato l'acquisto, la detenzione e il porto in pubblico per tutti
i maggiori di 16 anni.
È una vera e propria arma che oltre che per
legittima difesa può essere usata stupidamente per gioco o anche per
atti criminosi.
Come tale essa conferma la regola che quante più
armi sono in circolazione tanto più aumenta il numero delle morti e
delle tragedie che sono da esse causate.
È il lato oscuro della legittima difesa".