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Epatite C, Gilead restituirà 24 milioni

L'azienda farmaceutica restituirà alle Regioni oltre 294,5 milioni in base al meccanismo prezzo-volume utilizzato per la contrattazione sui farmaci

Più aumenta il numero di pazienti trattati, più si abbassa il costo medio del trattamento. E' stato infatti raggiunto il quarto scaglione di sconto sul prezzo effettuato dall'azienda. Questo comporta un abbassamento del costo medio a confezione per il Servizio Sanitario Nazionale. Lo prevede la determina dell'Agenzia Italiana del Farmaco del 26 luglio 2016 pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 30 luglio.

Alla nostra Regione arriveranno 24milioni di euro. L'Aifa, che rende nota oggi la notizia sul portale web, ricorda "L'efficienza dei nuovi registri che ha consentito in soli 5 giorni dal raggiungimento della soglia prevista, di verificare la congruità del numero dei trattamenti avviati con i farmaci in questione, la spesa e, quindi, l'importo dovuto a carico di Gilead". 

In base ai dati dei Registri, da dicembre 2014, in Italia 51.819 malati di epatite C cronica sono stati trattati con i nuovi farmaci ad azione antivirale diretta di seconda generazione, tra cui il sofosbuvir è il più diffuso.