Attualità

Epidemia Covid, pesano i microfocolai familiari

I toscani attualmente positivi sono il 3,2% dei contagiati totali ma si continuano a registrare nuovi casi. Cresce l'indice Rt a causa dei cluster

Nuovo rapporto settimanale sull'andamento dell'epidemia di Covid dell'Agenzia regionale di sanità della Toscana, con i dati più rilevanti in evidenza aggiornati a ieri, 10 Luglio.

Sono 337 (324 nel rapporto della scorsa settimana) i toscani attualmente positivi al SarsCov2 (3,2% della casistica totale), di cui solo 11 sono ricoverati in ospedale. Questo dato è in diminuzione da oltre un mese, grazie al progressivo aumento dei pazienti che guariscono e alla costante diminuzione dei nuovi casi positivi. 

L’andamento dell’epidemia nelle province però non è uniforme. Massa e Carrara e Lucca hanno mostrato finora una crescita più rapida, seguite da Firenze, mentre le province meno colpite sono quelle di Livorno e Siena. Sul territorio regionale l'epidemia sembra perdere terreno ma continuano ad essere rilevati microfocolai come quelli di Pian di Scò, dell'Impruneta, di Viareggio e Cortona. Visualizzando il grafico riportato sul sito dell'Ars e relativo all'indice Rt (ovvero al numero medio di nuovi contagi per ogni persona infettata), dal 29 Giugno al 6 Luglio in Toscana è sempre stato superiore a 1:

7/7 Rt 1,21

6/7 Rt 1,4

5/7 Rt 1,5

4/7 Rt 1,51

3/7 Rt 1,18

2/7 Rt 1,29

1/7 Rt 1,09

per quanto riguarda i decessi la provincia di Massa e Carrara è stata finora la più colpita, seguita da Firenze, Lucca e Pistoia. Tutta l’area geografico-amministrativa Sud-est della Toscana è stata altresì meno interessata dal fenomeno. La letalità nella nostra regione è pari al 10,9% e si mantiene al di sotto della media nazionale (14,4%).

I nuovi casi giornalieri hanno raggiunto numerosità molto basse ma nell’ultima settimana sono leggermente risaliti a 8 (media su 7 giorni), per la comparsa di alcuni piccoli cluster di casi, prontamente intercettati e isolati dai servizi territoriali. 

Attualmente su 1.000 persone sottoposte a tampone (compresi eventuali tamponi di controllo per guarigione dei malati), 5 risultano positive. La percentuale (0,5%) è diminuita nel tempo ed è ormai stabile su questi valori, coerentemente con l’esaurimento dell’epidemia.

Incidenza, velocità di crescita della curva epidemica, percentuali di ricoverati e proporzione dei ricoveri in terapia intensiva variano notevolmente nelle tre aree vaste per fattori come densità abitativa, tempo d’insorgenza dei primi contagi, organizzazione della rete ospedaliera e territoriale, criteri per l’indagine epidemiologica. 

La situazione, aggiornata al 9 luglio, mostra come in ciascuna azienda la disponibilità di posti letto di intensiva e di area medica è molto ampia. Focalizzandoci sulla terapia intensiva, rispetto alla capienza massima i letti occupati rappresentano una percentuale molto bassa: a livello complessivo regionale è in questo momento 1,7% (range 0 – 3,3). La progressiva riduzione di posti letto intensivi (90, al 9 luglio) e della riserva di espansione ha seguito la curva della domanda, garantendo in ogni momento ampia disponibilità di posti letto.