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Epidemia Covid, preoccupano i nuovi focolai

Il ministro alla salute Roberto Speranza valuta nuove misure per arginare il rischio contagio, come il Trattamento sanitario obbligatorio

Foto di repertorio

Dopo una settimana dove i casi di coronavirus in Italia e in Toscana non accennano a diminuire a causa di alcuni nuovi focolai, soprattutto all'interno di famiglie e innescati da viaggi all'estero, il governo sta valutando una stretta su chi rifiuta le cure. Quello che preoccupa sono proprio i cluster (raggruppamenti di casi positivi al SarsCov2 in famiglia) e sotto i riflettori, ora, non ci sono più solo Lombardia e Veneto, ma anche Emilia-Romagna e Toscana (dove negli ultimi giorni sono stati individuati i tre focolai familiari a Impruneta, Cortona e Pian di Scò).

In molti dei nuovi casi c'è un comun denominatore: il virus è di rientro, contratto all'estero. Si tratta di persone positive, soprattutto lavoratori stranieri, che fanno rientro in talia, il più delle volte da paesi extra Schengen dove l'epidemia non è sotto controllo.

Ad annunciare la stretta il ministro alla Salute Roberto Speranza. Tra le ipotesi in campo anche quella del Tso, il Trattamento sanitario obbligatorio proprio per chi è positivo al Covid-19 e rifiuta le cure ma anche controlli serrati nelle scuole quando riapriranno. Il ministro

Speranza ha dato mandato all'ufficio legislativo del suo dicastero per verificare il quadro normativo sui trattamenti sanitari obbligatori per studiare una eventuale norma più stringente che riguarda la tutela contro il Covid.

La Toscana intanto ha alzato la guardia dopo l'individuazione dei tre microfocolai familiari tra Firenze e Arezzo, tutti in piccole comunità di immigrati di paesi extra Schengen, dove a rimanere contagiate sono state 18 persone tra cui anche neonati e bambini che si sono passate il virus all'interno di abitazioni sovraffollate. Per arginare il problema del contagio fra coabitanti ieri il presidente della Regione Enrico Rossi ha firmato l'ordinanza "Ulteriori misure di contenimento del contagio in ambito familiare e abitativo" che dà mandato ai sindaci di adottare provvedimenti per trasferire le persone che risultino positive negli alberghi sanitari.