L'ultima volontà della professoressa Maria Simon: un lascito testamentario con cui bandire borse di studio per ragazze e ragazzi meritevoli ma in difficoltà. La storia arriva da Prato, dove la prof viveva, e da Firenze dove pure insegnava, e ne reca notizia la circolare firmata dal preside dell'Istituto comprensivo Centro Storico Pestalozzi del capoluogo toscano, Francesco Spadafora, presente nella sezione dedicata all'istituto sul portale del ministero dell'istruzione e del merito.
"Carissimi - vi si legge - ho il piacere di informarvi che, grazie al lascito testamentario della signora Maria Simon di Prato, presso il nostro comprensivo è stata istituita una borsa di studio destinata agli studenti delle classi terze delle scuole secondarie di I grado Carducci” e Scuola-Città Pestalozzi”.
La professoressa dal cuore d'oro, che insegnava inglese in istituti superiori di Prato e Firenze, ha voluto intitolarla a “Rosina e Angela, a memoria eringraziamento di mia madre e mia zia che mi hanno permesso di studiare in tempi difficili”.
Fino all'anno scolastico 2026-2027, al termine degli esami di terza media - spiega il preside - saranno individuati uno studente e una studentessa di terza che riceveranno "500 euro per l’iscrizione alla scuola secondaria di secondo grado e 500 euro per ogni anno di regolare frequenza successivo al primo, per un totale che può arrivare fino 2.500 euro ciascuno, in base alla durata del percorso prescelto".
Alla fine del 2022, con la stessa circolare che racconta la storia delicata e generosa è arrivato il regolamento: dopo l'avviso da parte della dirigenza scolastica si potranno presentare le domande. Gli studenti, un ragazzo e una ragazza, saranno selezionati in prima battuta sulla base del voto di licenza media. A parità di votazione, prevarrà l'Isee più basso. Possono candidarsi alla selezione studenti e studentesse appartenenti a nuclei familiari con Isee minore o uguale a 12.500 euro.