All'esame per la patente con la biancheria intima 'parlante': sì perché è ancorato al body sotto ai vestiti che la candidata - una donna di 42 anni - avrebbe ancorato un telefonino mentre all'orecchio aveva indossato un minuscolo auricolare su cui sarebbero dovute presumibilmente arrivare le risposte ai quiz.
Le è andata male però, perché tutto quell'ambaradan ha dato nell'occhio a una esaminatrice addetta anche alla vigilanza alla prove d'esame. E' arrivata quindi la polizia, che ha individuato il marchingegno sequestrando tutto quanto. Il complice che avrebbe dovuto fornire le risposte è al momento ignoto.
Il reato contestato all'indagata, spiega la questura, ricade nella fattispecie dell’articolo 1 della Legge 475 del 1925, una normativa entrata in vigore quasi 100 anni fa che mira a reprimere la falsa attribuzione di lavori altrui da parte di aspiranti al conferimento di titoli o, come in questo caso, di abilitazioni.