Cronaca

Evasione fiscale, un vizio di famiglia

Raffica di condanne per un noto ortopedico, i suoi genitori, la sorella, la segretaria e il commercialista. Confiscati beni per 3,5 milioni di euro

Sono stati tutti condannati per vari reati fiscali e alcuni anche per riciclaggio i protagonisti di una vicenda che ruota intorno a un noto ortopedico che, stando alle accuse, aveva escogitato un elaborato sistema per evadere le tasse coinvolgendo la famiglia e un paio di stretti collaboratori.

Nel corso delle indagini, la Guardia di Finanza ha scoperto che, per molti anni, il medico aveva dichiarato all'Agenzia delle Entrate redditi modesti. In realtà, stando agli inquirenti, il professionista incassava parte delle sue parcelle in nero. Poi consegnava il denaro ai genitori e alla sorella che li versavano sui loro conti correnti personali e, dopo alcuni passaggi bancari, li facevano confluire in una società attraverso la quale concretizzavano sostanziosi investimenti immobiliari: una villa a Marina di Pietrasanta, due appartamenti a Scandicci, un casa di campagna a Rignano sull'Arno.

Le quote della società in questione, riconducibile al medico attraverso una fiduciaria, sono state confiscate. Il giudice ha infine condannato l'ortopedico a due anni e quattro mesi di reclusione per reati fiscali. Il padre e la segretaria sono stati invece condannati rispettivamente a 3 anni e 4 mesi e a due anni per riciclaggio di capitali evasi al fisco. Condanne per lo stesso reato anche per la sorella, la madre e il commercialista.