Il lotto unico per ciascuno dei due farmaci, spiega la Regione Toscana, ha generato concorrenza e ha consentito il risparmio di 4,9 milioni l'anno.
Nello specifico, le immunoglobuline sono emoderivati che servono ai pazienti con carenza genetica di questi anticorpi o per curare una serie di malattie neurologiche mentre l'ormone della crescita serve per bambini e adolescenti che hanno un deficit della crescita.
Le prime sono utilizzate esclusivamente in ospedale. L'ormone, invece, ha impiego domiciliare dietro prescrizione specialistica. Ad erogarlo sono solo le farmacie ospedaliere o quelle convenzionate.
La gara si è caratterizzata per la sua modalità innovativa: prima di essere fatta dagli amministrativi, è stata progettata dagli esperti dell'Health Technology Assessment, cioè la struttura clinica dell'Estar, che ha messo a punto le linee guida di progettazione.