Cronaca

"Fece a pezzi i suoceri", confermati 30 anni di reclusione

La donna fermata nel 2020 con l'accusa di aver ucciso i genitori dell'ex e di aver nascosto ha ricevuto la sentenza della Corte d'assise d'appello

I giudici della Corte d'assise d'appello hanno confermato la condanna a 30 anni di reclusione per Elona Kalesha, la donna accusata di aver ucciso i genitori dell'ex fidanzato, entrambi di cittadinanza albanese, i cui cadaveri vennero ritrovati poi in alcune valige in un campo nelle vicinanze del carcere di Sollicciano ben cinque anni dopo la loro scomparsa.

Il fatto risale al 2015, quando si persero le tracce della coppia. Cinque anni dopo, nel Dicembre 2020, i cadaveri fatti a pezzi dell'uomo e della donna furono ritrovati appunto in quattro valige.

Dopo il riconoscimento dei cadaveri, i Carabinieri arrivarono a fermare proprio Elona Kalesha, che all'epoca della scomparsa era fidanzata del figlio dei due. Oggi, mercoledì 12 Febbraio, è arrivata appunto la sentenza di secondo grado: per i giudici, la donna di 41 anni avrebbe ucciso entrambi e poi provveduto al resto.