Monitor Consiglio

Firenze Fiera, il baratro dietro l'angolo

"Interrogazione della Lega ad un socio importante come la Regione"

Giovanni Galli e Elena Meini

“Firenze Fiera si trova dinanzi ad un bivio, ma se da una parte il bando per l’ingresso di un soggetto privato è sfumato perché le offerte erano tutte molto sotto la soglia dei 12 milioni richiesti, dall’altra dobbiamo ritenere che il piano finanziario presentato per questa operazione era carta straccia. A dirlo sono proprio le offerte pervenute" affermano Elena Meini e Giovanni Galli, Consiglieri regionali della Lega.

“Firenze Fiera è, quindi, una società in “pre” fallimento che trascina da anni una gestione fatta di nomine a firma Partito Democratico che, nonostante i bilanci negativi consecutivi negli anni, non ha promosso un progetto di revisione dei costi interni, al punto che anche durante il periodo di lockdown non fu attivata la cassa integrazione. E intanto i bilanci si appesantiscono" proseguono i Consiglieri.

“Quello che non viene detto, è che il Presidente Becattini dovrà ricorrere probabilmente ad una richiesta di aumento di capitale da parte degli attuali soci pubblici per scongiurare il baratro, perché ad oggi non è chiaro se la società potrà garantire la continuità aziendale fino al prossimo anno, con l’attuale situazione economico finanziaria" precisano gli esponenti leghisti.

“Per questo motivo al prossimo Consiglio Regionale la Lega porterà una interrogazione urgente, perché Regione Toscana rappresenta un socio importante per Firenze Fiera, soprattutto in virtù dei finanziamenti apportati: il Presidente Giani può dirsi soddisfatto della gestione da parte dell’attuale Consiglio di Amministrazione?" concludono i rappresentanti della Lega.