Monitor Consiglio

Continuano disagi e malfunzionamenti al Cup

"L'Assessorato ci ha più volte rassicurato ma arrivano nuove segnalazioni facilmente verificabili"

Giovanni Galli e Andrea Ulmi

“Dall’Assessorato alla Sanità ci sono state date più volte rassicurazioni sul funzionamento dei Cup delle Asl, ma prontamente giungono nuove segnalazioni di malfunzionamenti o di disagio che possono essere facilmente verificate con una telefonata”. Così i Consiglieri regionali della Lega Giovanni Galli e Andrea Ulmi, rispettivamente componente e Vicepresidente della Commissione Sanità, interrogano l’Assessore Bezzini ed il Presidente Giani sull’ennesimo caso che si è verificato in Toscana. 

“Solo pochi giorni fa - sostiene il Vicepresidente Ulmi - sono stato rassicurato dopo un disguido che aveva coinvolto una signora di Monterotondo Marittimo che aveva ricevuto un appuntamento per una risonanza magnetica a tarda ora, ma che, giunta in ospedale, non aveva trovato nessuno ad attenderla. La Asl Toscana Sud Est in questo frangente ha ammesso un difetto di comunicazione tra Cup e reparto. Difetti che, però, vemgono segnalati sempre più spesso”. 

L’ultimo caso a Firenze. “Una signora mi ha contattato - spiega il Consigliere Giovanni Galli - perché ha chiamato il Cup per richiedere una visita oculistica per la madre telefonando alle 13,55 del giovedì ed il disco, come mi è stato fatto sentire dalla registrazione, la invita a chiamare dalle 7,45 alle 18,30 dal lunedì a venerdì. E’ chiaro che l’utente oltre al disagio si sente anche preso in giro”. 

Spesso le Asl invitano ad usare le apposite ‘app’ per la prenotazione. 

“Intanto le applicazioni consentono solo alcune prenotazioni - sostengono Ulmi e Galli - poi, finché non si passa interamente alle ricette elettroniche, non viene permesso di prenotare con quelle ‘rosse’ anche se rilasciate dai reparti. Non possiamo altresì tralasciare i casi in cui l’utente viene invitato a telefonare direttamente in reparto per alcune visite specialistiche”. 

Insomma, secondo Ulmi e Galli ancora per chi deve prenotare una visita si registra molta confusione e un metodo certo è tuttora lontano dal venire

“Purtroppo l’Assessorato e le Asl rassicurano ma i disagi rimangono - concludono i due consiglieri - Noi abbiamo suggerito più volte un metodo che probabilmente darebbe maggiore soddisfazione e certezze al paziente e cioè lasciare al Cup la prenotazione della prima visita in cui viene assegnato il professionista, dopodiché quelle successive lasciarle gestire ai reparti, assicurando all’utente di essere seguito dallo stesso medico. Questo renderebbe più snella la procedura al Cup e agevolerebbe il lavoro dei medici, dando loro e al paziente una continuità nel rapporto assistenziale senza ripartire ogni volta da zero”.