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Tregua armata nella guerra del Tpl

Mobit fa buon viso a cattivo gioco di fronte alla scelta del Tar di non concedere la sospensiva della gara del Tpl. E Autolinee Toscane scalpita

I giudici amministrativi si pronunceranno a settembre sull'eventuale annullamento dell'aggiudicazione ad Autolinee Toscane della gara bandita dalla Regione per individuare un gestore unico per il trasporto pubblico locale. Contemporaneamente però hanno negato qualunque sospensiva e quindi i gestori attuali del servizio, riuniti nel consorzio Mobit e usciti sconfitti dalla gara, dovranno permettere ai tecnici di Autolinee di entrare nelle sedi aziendali, visionare i parchi macchine e insomma avviare le procedure propedeutiche al passaggio di consegne. Proprio quello che, nelle ultime settimane, molti gestori hanno evitato di fare, sbarrando le porte con la scusa del ricorso presentato al Tar. 

Neanche a dirlo, il primo pronunciamento dei giudici è piaciuto parecchio ai vertici di Autolinee Toscane: "E' una decisione che dimostra l'infondatezza delle tesi sostenute da Mobit - ha dichiarato il presidente della società Bruno Lombardi -  Vengono respinti al mittente i rilievi critici espressi da Mobit nel ricorso, i cui obiettivi erano quelli di ritardare le attività preparatorie per l'avvio del servizio e di ribaltare l'esito della gara. Adesso potranno svolgersi le verifiche fino ad oggi pretestuosamente ostacolate dagli attuali gestori".

Di tutt'altro avviso i vertici del consorzio Mobit.

"Il Tar ha riconosciuto la sostanziale fondatezza delle tesi di Mobit - ha scritto il consorzio in una nota - e le operazioni preliminari, in attesa del giudizio di merito, dovranno svolgersi con limiti precisi e senza atti definitivi e irreparabili. Il contratto non potrà essere stipulato prima di sei mesi e le attività preliminari non potranno anticipare gli effetti del contratto come, ad esempio, il trasferimento dei beni e del personale. E' quello che per noi è essenziale".

Interpretazioni opposte della stessa decisione che si traducono in un tregua armata fino a settembre mentre l'assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli lancia un appello alla collaborazione.

"L'ordinanza del Tar conferma la tesi della Regione - ha commentato Ceccarelli - secondo cui l'interesse pubblico prioritario è che non si perda neanche un giorno utile, lungo il percorso previsto dalla gara, per dare agli utenti del trasporto pubblico su gomma le risposte attese in termini di qualificazione del servizio. Ora ci aspettiamo che tutte le parti in causa vorranno applicare l'ordinanza del giudice con il massimo rispetto dei principi di leale collaborazione e buona fede lì richiamati. Questo non solo per lealtà verso la Regione ma soprattutto verso le centinaia di migliaia di utenti quotidiani del trasporto pubblico".