Attualità

Generale a capo dell'Igm destituito dal comando

Il suo libro ha scatenato riprovazione e polemiche per i suoi contenuti. Nel giro di 24 ore il provvedimento dello Stato Maggiore dell'Esercito

L'istituto geografico militare di Firenze

Un libro che ha scatenato riprovazione e polemiche per i suoi contenuti tacciati di omofobia e sessismo e ora ecco il provvedimento: il generale Roberto Vannacci, alla guida dell'Istituto geografico militare (Igm) di Firenze, è stato destituito.

Con decisione dello Stato Maggiore dell'Esercito il generale è stato sollevato dal comando e rimosso da capo dell'Igm, e collocato a disposizione del comando delle forze operative terrestri (Comfoter) nella sede di Firenze.

Dopo lo scalpore suscitato dai contenuti del suo libro autoprodotto, ieri il ministro della difesa Guido Crosetto era intervenuto a tambur battente prendendo le distanze: "Non vanno, in alcun modo, utilizzate le farneticazioni personali di un Generale, ancorché in servizio, per polemizzare con la Difesa e le Forze Armate. Il Generale Vannacci ha espresso opinioni personali che screditano l’Esercito, la Difesa e la Costituzione repubblicana. Per questo sarà avviato dalla Difesa l’esame disciplinare previsto”, recitava una nota stampa.

Proprio in quel comunicato il ministero faceva sapere che nella mattinata di ieri lo Stato Maggiore dell’Esercito aveva fatto sapere a Crosetto "di non essere a conoscenza dei contenuti espressi nel libro e che gli stessi non erano mai stati sottoposti ad alcuna autorizzazione e valutazione da parte dei vertici militari, né dell’Esercito né delle Forze Armate né, tantomeno, della Difesa". 

Proprio in quel frangente lo Stato Maggiore dell’Esercito si era riservato "l’adozione di ogni eventuale provvedimento utile a tutelare l’immagine della Forza Armata". E oggi ecco la destituzione del generale Vannacci.

Sui fatti è intervenuto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani per ricordare l'importanza del lavoro svolto dall'Igm per Firenze, per la Toscana e per l'Italia: "Quello che è accaduto in questi giorni - ha sottolineato Giani - alla luce delle esternazioni del generale Roberto Vannacci non può che richiamare il governo a scelte chiare e coerenti nell’individuazione di chi guida un’istituzione così prestigiosa ed importante come l’Istituto geografico militare".