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Il georadar toscano che sorveglia i ponti

Il sistema di monitoraggio satellitare usato in Toscana a disposizione dei gestori di autostrade e ferrovie dopo il disastro di Genova

Il sistema di monitoraggio delle deformazioni del terreno che possono causare danni alle infrastrutture come ponti e viadotti finanziato dalla Regione Toscana con 650mila euro sarà messo a disposizione delle amministrazioni pubbliche e delle società di gestione delle infrastrutture autostradali e ferroviarie in Toscana. Lo ha annunciato il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi a tre giorni dalla tragedia del crollo del ponte Morandi a Genova che ha causato 38 morti, 15 feriti e una ventina di dispersi di cui ancora non si hanno tracce. 

Il sistema di interferometria radar satellitare permetterà in questo modo di controllare al millimetro gli eventuali spostamenti che i ponti possono subire. Gli enti che potranno utilizzare questo sistema di monitoraggio sono Comuni e Province, Città Metropolitana di Firenze e, appunto, le società di gestione, cioè Autostrade per l'Italia, Anas, Salt, Sat, Rfi, Lfi.

L'attività di monitoraggio è svolta dal Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Firenze in collaborazione con il Consorzio Lamma, partner del progetto, che si occupa tra l'altro della creazione di una applicazione web per la rappresentazione e diffusione dei dati elaborati. Al progetto, partito nell'ottobre 2016, partecipa anche il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile.

Le infrastrutture che possono beneficiare del monitoraggio radar satellitare sono ad esempio i porti, le strade, i ponti, i cavalcavia e i viadotti di cui si possono così individuare porzioni  anomale e movimenti  non coerenti con il passato. I risultati dei monitoraggi sono trasmessi quindi alla Direzione di Difesa del Suolo e Protezione Civile tramite bollettini periodici di monitoraggio. 

"I nostri ponti, come è emerso anche in questi terribili giorni, sono monitorati sia dalle province che dai comuni – ha detto il presidente Enrico Rossi – Tuttavia la tragedia di Genova ci impone di essere ancora più attenti e solleciti. Tanto più che anche in Toscana sono molte le infrastrutture costruite in cemento armato che nel corso degli anni hanno avuto problemi, soprattutto a seguito di alluvioni".