Monitor Consiglio

Referendum, manifesti Cgil strappati a Firenze

“Gesto grave. Partecipazione al voto di domenica e lunedì è risposta al clima d’odio”

"Quanto accaduto questa notte a Firenze, in via Lami, è grave: l’azione compiuta da Casaggì, che ha affisso i propri manifesti al posto di quelli della Cgil sul referendum, è un bieco tentativo di intimidire e zittire il dibattito pubblico. Un atto di sopraffazione che rivela una visione chiusa, identitaria e oscurantista della società italiana". 

"Ci chiediamo come si possa, soprattutto da giovani, rinunciare a una prospettiva aperta, giusta e inclusiva. Come per la battaglia sullo Ius Scholae, è preoccupante il clima d’odio che alimenta una parte delle nuove generazioni che militano nella destra. Ancora una volta, concepire l’appartenenza a una comunità come un rischio anziché come un’opportunità è un segnale inquietante, una distorsione della realtà". 

"Con il referendum tornano al centro della scena normativa i diritti del lavoro e quelli civili. Ecco perché la risposta più forte a chi tenta di imporre con la forza le proprie idee sarà andare a votare domenica 8 e lunedì 9 giugno".. 

E' quanto dichiarano Cristina Giachi, consigliera regionale Pd e presidente della commissione cultura, e Andrea Vannucci, vicepresidente del Gruppo Pd in Regione, in merito ai manifesti della Cgil strappati a Firenze e all'affissione di quelli di Casaggì.