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Giovani e agricoltura, il futuro parte dalla terra

I giovani agricoltori si sono incontrati in sala Pegaso con il presidente Rossi, l'assessore Remaschi e l'Università per parlare dello sviluppo agricolo in Toscana

Il loro sogno? Fare gli agricoltori. Sono i giovani che hanno partecipato ai bandi della Regione Toscana per insediare nuove aziende agricole a raccontare con la loro viva voce i perchè delle loro scelte. Lo hanno fatto oggi nella sala Pegaso di palazzo Strozzi Sacrati, durante l'iniziativa "Sogno un futuro al centro della terra. La Regione Toscana incontra i giovani imprenditori agricoli".

Valentina Corgna è una giovane avvocatessa esperta di diritto fallimentare che ha raccontato di aver lasciato Roma e le aule di tribunale per coltivare erbe officinali a Castiglion Fiorentino e mettere su un'azienda che dia lavoro a ragazzi con disabilità.

Ilario Veronesi è invece un giovane di Magliano che ha deciso di scommettere proprio sul podere nel quale il nonno lavorava come mezzadro e metterci su un'azienda multifunzionale.

Michele Marchioni, un giovane di Pescia, ha raccontato come ha formato una cooperativa con 4 coetanei, rilevato un'azienda abbandonata e ora, tutti insieme, puntano sul biologico e sull'allevamento di pecore e suini.

E ancora Lorenzo Crociani di Torrita di Siena, che ha scelto, fra l'altro di produrre birra artigianale, oltre ad altri prodotti come olio, legumi e cereali nella sua azienda biodinamica.

Sono solo alcuni dei protagonisti del pomeriggio al quale hanno partecipato, oltre al presidente della Regione, Enrico Rossi, e l'assessore all'agricoltura, Marco Remaschi, i ricercatori dell'Irpet, l'Università di Firenze, i rappresentanti delle associazioni professionali agricole.

Sono stati tanti negli ultimi anni i giovani che hanno scelto la campagna. 1500 sono stati finanziati con il Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013. Con il "pacchetto Giovani" del 2012 si sono insediate 360 nuove imprese agricole condotte da giovani con un investimento della Regione di 31 milioni di euro.

Con il bando del 2015, che è stato inserito anche nel progetto Giovanisì, si è avuto un vero e proprio boom di domande: 1761, tanto da indurre la Regione ad alzare il plafond inizialmente messo a disposizione (40 milioni di euro) e portarlo a 100 milioni. Grazie a questo saranno 793 i giovani che potranno avere le agevolazioni per mettere su un'azienda agricola in Toscana.

Nel corso del pomeriggio l'Irpet ha presentato una sua ricerca sull'impatto delle nuove aziende agricole create grazie ai bandi del PRS sull'economia regionale e l'Università di Firenze (Communication Strategies Lab) i risultati di un focus group sulla comunicazione generativa del Programma di Sviluppo Rurale.