Monitor Consiglio

Regione e Comune si adoperino concretamente per bloccare il progetto della Rsa di lusso in Santo Spirito

Fondamentale anche il ruolo della Soprintendenza.”Ho partecipato con molto interesse all’assemblea organizzata dal Priore di Santo Spirito a Firenze per fare il punto della situazione sulla possibile trasformazione dell’ex Distretto militare in una Rsa di lusso"

Giovanni Galli

“A questo incontro, non erano però presenti esponenti dell'amministrazione, Sindaco o Assessori, che, invece, non sarebbero dovuti mancare all’appuntamento: quando i cittadini chiedono lumi ed aiuto, occorre rispondere e non nascondersi" - afferma Giovanni Galli, Consigliere regionale della Lega.

“Una vicenda che, a partire da un bando pubblico piuttosto “nascosto”, appare controversa” “E’ chiaro che il protagonista principale sia il Ministero della Difesa, in particolare il Demanio militare, ma gli organi locali come, appunto, Comune, ed in secondo piano la Regione, non possono fare come Ponzio Pilato" -sottolinea il rappresentante della Lega.

"Per quanto concerne la Regione, verrebbe, ad esempio meno, il fatto che fra una residenza sanitaria e l’altra ci debba essere una distanza di almeno un chilometro (in questo caso, vi è già una Rsa a poche centinaia di metri) e poi, comunque, sarebbe sempre la Regione a dover attivare una classica convenzione. A livello comunale, poi, certamente si poteva fare di più e meglio - rileva il Consigliere - e non mascherarsi dietro al... non siamo a conoscenza! ” 

“Mi auguro altresì che pure la Soprintendenza si muova, rilevando come la trasformazione di un convento del Xlll secolo possa essere un’operazione che va contro il valore storico/culturale della struttura interessata" dice l’esponente della Lega. 

“Insomma, a nostro avviso, se tutte le componenti locali interessate si muovessero all’unisono, cosa che finora non è stata colpevolmente fatta, allora la questione potrebbe risolversi positivamente; nulla, è ancora perduto, il documento non è ancora stato firmato, ma occorre agire immediatamente e concretamente, in sinergia col Ministero competente, quello della Difesa, e magari anche quello della Cultura, a cui chiediamo di ricontrollare bando, assegnazione e trasformazione" conclude Giovanni Galli.”