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Il Giro d'Italia 2021 torna in Toscana

Tra poco RCS Sport presenterà il Giro d’Italia 2021 che dovrebbe disputarsi dall’8 al 30 maggio. Possibili tappe anche in provincia di Firenze

Dal Direttore del Giro d’Italia Mauro Vegni e dal suo entourage non trapela ovviamente niente di ufficiale, il percorso su cui pedaleranno i corridori è ancora segreto mentre fremono le ultime trattative con le amministrazioni locali che ambiscono ad ospitare i girini. Nell’ambiente del ciclismo le indiscrezioni circolano però da settimane ed alcune di queste anticipazioni riguardano la Toscana, esclusa dal percorso della travagliata edizione 2020, vinta dal giovane talento inglese Tao Geoghegan Hart.

Il 16 novembre scorso sulle pagine di QUInews Toscanamedia abbiamo celebrato la squadra ciclistica del GS Ferretti che nel 1971, grazie allo svedese Gosta Pettersson, portò a Capannoli la vittoria finale al Giro d’Italia.

Nell’ammiraglia delle Cucine Ferretti sedeva il grande e compianto Alfredo Martini, di cui nel 2021 ricorrerà il centenario dalla nascita.

E’ per ricordare Alfredo Martini, per ben ventidue anni commissario tecnico della nazionale italiana di ciclismo su strada, che il prossimo Giro d’Italia potrebbe avere una tappa con arrivo o partenza a Sesto Fiorentino. Sottovoce si parla anche di una possibile cronoscalata al Monte Morello e di una tappa che dopo aver percorso alcuni tratti sulle strade bianche del senese potrebbe arrivare a Montalcino.

Nell’ambiente circola con insistenza anche il nome di Firenze quale possibile sede di arrivo o partenza di tappa. Stavolta sarebbero i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri ad ispirare gli organizzatori per una frazione tra Firenze e Ravenna dove, come tutti sanno, il Sommo Poeta è sepolto.

Non resta che attendere di conoscere le decisioni di RCS Sport, sperando davvero che la carovana colorata del Giro d’Italia torni a pedalare sulle strade della nostra regione, teatro di tappe epiche, percorse da grandi campioni che in Toscana sono nati e vissuti, alimentando una storia infinita di chilometri e passione.

Ne trarrebbe vantaggio anche l’intero movimento ciclistico toscano, bisognoso di un rilancio in termini di interesse per le due ruote, colpito negli ultimi anni da un costante calo dei tesseramenti e dalla diminuzione del numero delle gare.

Eppure la bicicletta svolge un importante ruolo sociale, ce lo ricorda ancora Alfredo Martini:

“La bicicletta è la chiave di movimento e lettura di grandi città. Un contributo sociale. E non ha controindicazioni. Fa bene al capo e all’umore. Chi va in bici fischietta, pensa, progetta, canta, sorride. Chi va in macchina s’incattivisce o s’intristisce. La bicicletta non mi ha mai deluso. La bicicletta è sorriso e merita il premio Nobel per la pace”.