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Giustizia tributaria, ricorsi pendenti in calo

Inaugurato il nuovo anno giudiziario. Nel 2016 presentati 5400 ricorsi. Organico insufficiente soprattutto nella commissione regionale

La giustizia tributaria in Toscana funziona o almeno ci prova viste le carenze di personale. I dati sono stati diffusi in occasione dell’inaugurazione del nuovo anno giudiziario. Nel 2016 sono stati 5.400 i ricorsi presentati dai cittadini alle commissioni provinciali di primo grado in merito al pagamento di tasse e tributi vari, i più frequenti riguardano le imposte sugli immobili e i consorzi di bonifica. I ricorsi arrivati a definizione sono stati 7.300, quasi duemila di più. I ricorsi ancora pendenti alla fine del 2016 sono quindi diminuiti rispetto all’anno prima.

Resta il problema delle carenze di organico: nella commissione regionale, su 84 magistrati previsti dall’organico, ne sono in servizio solo 55, di cui due assenti per incarico politico. La commissione provinciale che ha definito il maggior numero di ricorsi è quella di Firenze, seguita da quelle di Lucca, di Pisa e di Pistoia. Un altro problema sono i tempi lunghi della definizione dei ricorsi. Il sottosegretario alla giustizia Jacopo Maria Ferri ha annunciato l'intenzione di costituire una sezione bis in Cassazione e un maggiore ricorso alla conciliazione.

Allo stato attuale, davanti alle commissioni provinciali toscane sono pendenti 16.400 ricorsi, di fronte a quella regionale 5.300.