Lavoro

Accordo per la Gkn, nuovo blocco dei licenziamenti

Il ministero dello Sviluppo economico pronto a supportare il percorso di transizione, in campo Invitalia. Rsu: "Necessaria continuità produttiva"

Si apre la possibilità di una nuova fase per la vicenda Gkn dopo l'incontro di ieri per il futuro dei 422 lavoratori di Gkn con l'azienda, l'advisor, Regione Toscana, Città metropolitana e Comune di Campi Bisenzio ed il Mise, in video conferenza.

Dopo il tavolo il Ministero dello sviluppo economico si è detto pronto a supportare il processo di reindustrializzazione e disponibile a supportare il percorso di transizione proposto dall'advisor Francesco Borgomeo. Secondo il viceministro Alessandra Todde la soluzione "ponte" potrà così dare ulteriore tempo "per lavorare ad una proposta seria e credibile" mettendo in campo anche Invitalia.

L’azienda, da parte sua, ha dichiarato di essere disposta" a non avviare una nuova procedura di licenziamento per tutta la durata del negoziato sindacale con la potenziale nuova proprietà".

Sarebbero infatti due le manifestazioni di interesse per la reindustrializzazione della Gkn di Campi Bisenzio ritenute valide dall'advisor Francesco Borgomeo. Una proposta porterebbe a trasformare il sito avviandolo alla produzione di macchinari per l'industria farmaceutica, mentre l'altra sarebbe indirizzata verso la produzione di componenti per le energie rinnovabili.

L'advisor ed imprenditore Borgomeo si sarebbe anche dichiarato disponibile a rilevare l'azienda di Campi Bisenzio con l'obiettivo di intercettare altre proposte di reindustrializzazione.

Secondo Dario Salvetti, delegato RSU Gkn "è necessaria la continuità produttiva, occupazionale e il mantenimento dei diritti acquisiti in questi anni, e comunque dovrà essere garantito il reinserimento delle lavoratrici e lavoratori degli appalti. Noi non ragioniamo in termini di sfiducia o fiducia, ma di garanzie strutturali. Per questo chiediamo un ruolo di Invitalia e dello Stato. Il tema degli ammortizzatori lo vedremo quando sarà chiaro il percorso da A a B".

"Per il resto" continua Salvetti, "chiediamo alla Regione di continuare a studiare assieme a noi tutte le ipotesi che stiamo vagliando assieme alle intelligenze collettive del territorio, ai ricercatori solidali, come il gruppo di ingegneri e dei ricercatori della Scuola Sant'Anna per la proposta di un polo per la mobilità sostenibile. Le reindustrializzazione è stata finora su questo territorio solo lo strumento per far scappare le multinazionali. Se si vuole dimostrare che questa volta non è così, si diano i necessari approfondimenti e le garanzie necessarie, nero su bianco".