Attualità

Gli orti urbani invadono le città

Dopo la fase di sperimentazione sono già 74 i Comuni toscani che hanno aderito al progetto regionale per la creazione degli orti urbani

Si chiama 'Centomila orti in Toscana' il progetto a cui la Regione ha dato impulso stanziando tre milioni di euro. Il numero forse è simbolico ma stando alle adesioni che stanno arrivando forse non è un traguardo così impossibile da raggiungere. 

L'obiettivo è di creare nuovi orti e recuperare quelli esistenti nelle città rispondendo anche al crescente interesse per l'agricoltura manifestato da giovani e meno giovani. Il progetto sta già dando frutti nei sei Comuni pilota, cioè Firenze, Bagno a Ripoli, Grosseto, Livorno, Siena e Lucca che hanno già ottenuto il cofinanziamento, fino al 70 per cento dei costi, della Regione. Dal lavoro svolto in queste città è nato un modello di orto che si caratterizza come un insieme di appezzamenti di terreno inseriti in strutture dette 'complessi di orti'. Si tratta di luoghi con servizi, spazi comuni e punti di aggregazione. Proprio l'aggregazione, d'altra parte, è uno degli orizzonti del progetto, attraverso l'affiancamento negli orti di giovani e persone in pensione. 

"Non solo si riqualificano i centri urbani - ha detto l'assessore regionale all'agricoltura Marco Remaschi - ma si avvicinano le giovani generazioni alle persone più anziane e si creano allo stesso tempo dei polmoni verdi nei centri urbani. E' una sfida culturale che deve diventare attrattiva". 

"Con questa iniziativa - ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi - vogliamo sostenere un nuovo modo di vivere la realtà urbana. Gli orti, che fino ad ora occupavano spazi residuali, periferici, entrano nel cuore di paesi e città, per offrire spazi di incontro con la natura e per sostenere un'alimentazione sana e genuina. Inoltre diventano occasione di incontro e di socializzazione per tutte le fasce d'età: noi abbiamo pensato di coinvolgere soprattutto i giovani e gli studenti delle scuole perché questi spazi possano diventare davvero uno spazio di conoscenza a cielo aperto. Questo progetto può davvero avere un grande impatto sotto il profilo culturale, sociale e operativo: anche per questo è uno delle 25 proposte che ho indicato di voler realizzare in questa legislatura. Una proposta che, da oggi, entra nella fase decisiva".

 Oltre ai Comuni pilota e alla Regione, che ha dato impulso al progetto, fanno parte del gruppo di lavoro anche Anci e Ente Terre Regionali Toscane.