“Con questa legge rendiamo più forte e strutturata la rete pediatrica regionale con l'importante sperimentazione della guardia medica pediatrica: un passo avanti concreto e condiviso per garantire cure e assistenza ai bambini in modo sempre più capillare. La Toscana è la prima regione in Italia a stabilire con legge che la continuità assistenziale deve avere un'attenzione specifica per i più piccoli e sperimenta dunque la modalità più adeguata per garantire questo diritto su tutto il territorio regionale. Spero che altre Regioni facciano lo stesso".
A dirlo è Marco Niccolai, consigliere regionale Pd e presidente della Commissione Aree Interne, a commento dell’approvazione all’unanimità della legge “Rete pediatrica e ruolo dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer. Modifiche alla legge regionale 40/2005”, nata come proposta di legge di iniziativa di alcuni Comuni toscani e da tante associazioni di genitori, coordinati dal presidente dell'associazione "Cuore di bimbo" Andrea Fiori.
La nuova norma nasce da un’iniziativa popolare e ha visto un importante lavoro della commissione Sanità “che ha approfondito, emendato e migliorato il testo, grazie - sottolinea Niccolai - anche al confronto con i promotori della proposta dando risposta a una esigenza molto sentita in tutti i territori, in particolare nelle aree interne della Toscana: è un bell’esempio di partecipazione democratica reso possibile dalla normativa regionale e che si traduce in atti concreti per rafforzare il nostro servizio sanitario pubblico. E' la seconda volta in 55 anni dell'istituzione regionale che un’iniziativa legislativa popolare arriva a diventare legge, a maggior ragione con voto unanime: questo testimonia la qualità del percorso e la bontà degli obiettivi raggiunti”.
Cuore della legge è la sperimentazione della continuità assistenziale pediatrica, che sarà attivata in due modalità: attraverso un servizio di tele-consulto per i medici di continuità assistenziale, con il supporto di pediatri o specializzandi su tutto il territorio regionale e tramite l’istituzione di una vera e propria guardia medica pediatrica in quattro zone distretto: una nell’area di competenza della Asl Toscana Centro, una nella Nord Ovest e due nella Sud Est. Alla fine della sperimentazione sarà individuato il modello più efficace per assicurare il servizio.
“Diamo così una prima risposta a una richiesta molto sentita nei territori, in particolare nelle aree più periferiche e montane” commenta Niccolai.
La sperimentazione durerà sei mesi, e servirà a individuare soluzioni efficaci per estendere la continuità assistenziale pediatrica a tutta la Toscana. La legge interviene inoltre sulla definizione e il funzionamento della rete pediatrica regionale, delineandone con chiarezza la struttura e gli organismi che la compongono.
“È una scelta che rafforza il ruolo del Meyer e valorizza il lavoro in rete tra aziende sanitarie, medici e pediatri. Sulla guardia medica pediatrica - conclude il consigliere del Partito Democratico - ci sono state negli anni esperienze isolate, adesso questo diritto viene garantito su tutto il territorio regionale. Un grande passo avanti".