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"I consorzi di bonifica sono illegittimi"

I Cinque stelle si riferiscono a quello del Medio Valdarno e a quello della Costa: "Rossi rispetti la legge regionale, i contributi così non vanno"

Il consorzio di bonifica Costa

“Il presidente Rossi non ha rispettato la legge regionale 79/2012 sui Consorzi di Bonifica Medio-Valdarno e Costa. Non hanno mai consegnato alla giunta regionale i Piani di Classifica a fondamento della richiesta di contribuito ai cittadini e Rossi, che era tenuto a commissariarli, ha evitato di farlo. Il perché ce lo deve spiegare lui, ma nel frattempo migliaia di toscani stanno ricevendo bollettini da pagare che, leggi alla mano, sembrano chiesti illegittimamente. La cosa è ancor più paradossale se si pensa che i cittadini del Medio Valdarno si sono visti quasi raddoppiare la tariffa: da 28 a 41 euro” con queste parole Giacomo Giannarelli, consigliere regionale M5S vicepresidente della commissione ambiente e territorio, ha presentato l’interrogazione sul tema.

Giannarelli è entrato nello specifico: “La chiave è tutta nell’articolo 37 della legge 79/2012. Al comma 3 dice che se il Consorzio di Bonifica non adotta il Piano di Classifica entro 180 giorni dal suo insediamento il presidente della giunta regionale “previa diffida ad adempiere entro il termine di sessanta giorni, provvede alla nomina di un commissario”. Non ci risulta che Rossi abbia commissariato i Consorzi di Bonifica inadempienti, ma intanto ai toscani di quei territori è chiesto un contributo che sembra illegittimo perché non è possibile stabilire né il beneficio diretto né quello indiretto che lo giustificano, vista l’assenza del piano di classifica degli immobili”.

“Per sopperire a questa assenza di trasparenza avevamo chiesto di inviare insieme al contributo di bonifica una lettera con i giustificativi di spesa, ma il Pd ci bocciò la proposta. A loro questa idea di spiegare bene ai cittadini sulla base di quale beneficio pagano un contributo, piaceva poco evidentemente” ha concluso Giannarelli.